In un'intervista Mary Lou Jepsen di Pixel Qi, responsabile dello sviluppo della società e della tecnologia rivoluzionaria dello schermo 3Qi, fa il punto della situazione su alcuni elementi legati a questto tipo di pannelli LCD.
Un elemento importante per i produttori che vorranno adottare gli schermi 3Qi è senza dubbio dato dalla possibilità di non effettuare alcun cambiamento nel processo di produzione. In altre parole, i produttori di pannelli LCD classici che lo desiderano, possono senza problemi produrre schermi 3Qi.
La produzione di massa dovrebbe cominciare al rientro dalle vacanze estive, dal momento che la società è alla ricerca di partner. Pixel Qi non produce questi schermi, ma vende la tecnologia di produzione a tutti coloro che desiderano utilizzarla. Mary Lou Jepsen precisa che il prezzo dello schermo diffuso in questi giorni, di circa 200 dollari, è sbagliato. In realtà, 200 dollari sarebbe il costo del netbook nella sua totalità con schermo 2Qi compreso.
Aggiornamenti:Mary Lou Jepsen, fondatrice di Pixel Qi ed ex-progettista del XO Laptop, ha presentato al CES 2010 i rivoluzionari pannelli 3Qi di cui parliamo ormai da mesi.
La leggibilità di questi schermi LCD è sorprendente; anche con un elevato contrasto rimane perfetta ed appare in tutto e per tutto simile a quella (adatta sia all’aperto che all’interno) possibile con un e-Ink.
Ma le sorprese non finiscono qui. Il Pixel Qi può infatti gestire anche video full motion, con una resa che di certo manca su altri lettori eBook come il Kindle ed il Nook.
Il tutto con un impatto minimo sul consumo energetico, anzi. In modalità a colori infatti, il display LCD consuma circa 2,5 watt come un qualsiasi altro schermo LCD. In modalità “bianco nero” invece, il consumo energetico scende a circa 0,5 watt.
Sotto un Lenovo IdeaPad S10-2 su cui è stato montato un display Pixel Qi. Ancora non ci sono informazioni sui piani di vendita di questo modello ma sembrerebbe, da indiscrezioni, che grazie all’uso di questo nuovo display la durata della batteria del netbook Lenovo sia aumentata di un’ ora (in modalità ad alto contrasto con la retroilluminazione spenta).
L’azienda sta inoltre collaborando con alcuni fornitori per sviluppare una tecnologia che permetterebbe di mettere le CPU in stand-by mentre l’utente è intento a leggere il testo (non c’è alcun motivo di ridisegnare costantemente ogni pixel mentre si legge un e-book).
Altra cosa sorprendente è che, mentre Windows considera il Pixel Qi come un display 1024x600, questo sia in realtà uno schermo 3072x600 px. Tutti questi pixel in più infatti, migliorano ulteriormente la lettura di font cirillici, ebraici, arabi. Per gli ideogrammi cinesi e giapponese, la Pixel Qi stà lavorando a più alte risoluzioni.
Di sicuro, visto le caratteristiche interessanti, vedremo questi diplay Pixel Qi invadere presto il mercato.
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