È stata la stessa Canonical a garantire che, questa volta, si è puntato tutto sull'ottimizzazione delle performance: un Ubuntu più veloce, capace di rispondere più rapidamente alle richieste degli utenti, contraddistinto da una minore occupazione della memoria rispetto al passato sono principali novità che vengono citate.
Una delle modifiche che potrebbero disorientare gli utenti abituali di Ubuntu è la rimozione, nella configurazione di default, dei workspaces - strumento che permette di fruire di più versioni del desktop -. I workspaces restano comunque abilitabili agendo sul'apposita casella di configurazione.
Dalla medesima finestra è possibile richiedere la visualizzazione di un pulsante per l'accesso rapido al desktop, dal "Launcher" dell'interfaccia Unity.
Sempre per ciò che riguarda l'interfaccia della distribuzione Linux di Canonical, si registrano alcune ottimizzazioni del funzionamento del Launcher e delle Lens (permettono di accedere velocemente a file ed applicazioni): con Ubuntu 13.04, infatti, i dati cercati vengono presentati in maniera più efficace, indipendentemente dalla loro tipologia e provenienza (applicazioni, oggetti locali/remoti, documenti, immagini, video, file musicali, elementi pubblicati sui social network, etc)
Dalla Dash di Ubuntu diventa più facile ottenere l'anteprima del contenuto dei file e richiederne l'apertura senza avviare l'applicazione corrispondente.
Ubuntu 13.04 rappresenta un punto intermedio nel percorso di sviluppo del sistema operativo. La più recente versione che garantisce supporto a lungo termine (LTS) è Ubuntu 12.04 "Precise Pangolin": essa sarà aggiornata, da Canonical, addirittura fino al mese di aprile 2017 mentre il supporto di Ubuntu 13.04 cesserà già a fine gennaio 2014, dopo 9 mesi dal rilascio ufficiale.
Le novità introdotte in Ubuntu 13.04, ulteriormente raffinate nel corso dei prossimi mesi, serviranno per arrivare - esattamente fra un anno - al rilascio di Ubuntu 14.04 LTS, versione con supporto a lungo termine che dovrebbe rappresentare una piattaforma unica per personal computer e dispositivi mobili.
1.- Unity 7.
La nuova release è quasi totalmente incentrata sulle performance, che compiono un ulteriore balzo in avanti rispetto a quanto già abbiamo visto nei mesi scorsi. La shell principale di Ubuntu si avvale molti perfezionamenti dell’interfaccia, che vanno da dettagli poco rilevanti a nuove animazioni delle finestre e delle icone. Queste ultime, inoltre, sono state rivisitate ed è stato prodotto un nuovo set.
2.- Nuova finestra popup di logout e arresto del sistema.
Con Ubuntu 13.04 sono state aggiornate anche alcune finestre sfruttando la trasparenza ed il design appositamente costruito in Unity 7 per perfezionare l’integrazione con la nuova interfaccia.
Come al solito, alla base di Unity 7 rimane GNOME, alla versione 3.6. Quest’ultima è la stessa utilizzata su Ubuntu 12.10: il team ha infatti preferito rimandare l’upgrade alla 3.8, probabilmente anche per evitare problemi con l’integrazione della nuova versione di Unity.
3.- Il control center di GNOME 3.6
La nuova versione del desktop GNOME comprende una serie di cambiamenti volti a migliorare l’usabilità di GNOME Shell (e sottostante software) per un’esperienza utente migliore; a quanto pare, quindi gli sviluppatori per questa release hanno concentrato le loro attenzioni sull’interfaccia – in generale – per renderla maggiormente “pixel perfect”.
Applicazioni
Con Ubuntu 13.04 vengono aggiornate alle versioni più recenti molte applicazioni. La novità più interessante riguarda certamente LibreOffice 4.0, che si avvale di moltissime nuove funzionalità. Tra le principali, ricordiamo la possibilità di inserire annotazioni “a mano” su Writer (utile su tablet e smartphone, e quindi sulle rispettive versioni di Ubuntu, ancora in fase sperimentale), il miglioramento della resa grafica mediante l’utilizzo di filtri di antialiasing migliorati, e l’aggiunta di Logo, un nuovo tool per la grafica vettoriale.
E’ stata anche aggiornata l’interfaccia dell’applicazione di gestione degli aggiornamenti, il Software Updater. Rispetto alla versione precedente, sono stati integrati i due pannelli che indicavano uno i dettagli e l’altro i pacchetti, al fine di compattare maggiormente la visualizzazione. Rimandiamo coloro che volessero saperne di più ad un video che mette a confronto le interfacce delle due versioni di Ubuntu.
7.- Il nuovo Centro Software, Software Updater e icone Nautilus.
8.- Abilita / disabilita le aree di lavoro (e il Selettore area di lavoro)
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