Se avete dei nuovi font TrueType (quelli con estensione .ttf) che desiderate aggiungere a quelli predefiniti potete fare in modo che sia utilizzabili da tutti gli utenti del vostro sistema oppure solo da voi.
Procediamo con ordine. Se volete che tutti gli utenti utilizzino i vostri caratteri dovete copiarli i caratteri nella cartella /usr/share/fonts/truetype/
Poiché non avete i diritti di modificare le cartelle che si trovano sotto /usr/ dovrete agire da root. Un'opzione (sconsigliata!) è quella di copiare e incollare i font nella cartella indicata attraverso Nautilus (il file manager predefinito di GNOME) aperto come root, oppure (in questo caso è molto meglio questa seconda opzione) copiarli tramite il terminale.
Intanto se i caratteri che dovete copiare si trovano in un archivio, estraeteli (fate pure per via grafica: clic con il tasto destro sull'archivio → Estrai qui).
Ora aprite il terminale e spostatevi con il comando cd nella cartella dove si trovano i caratteri. Quindi, per esempio, se i caratteri si trovano in ~/Scrivania/nuovi-font/ dovete scrivere nel terminale:
cd ~/Scrivania/nuovi-font/
e quindi copiate tutti i caratteri (che abbiamo detto avere estensione .ttf) in questo modo:
sudo cp *.ttf /usr/share/fonts/truetype/
È necessario il comando sudo perché, come detto, era necessario agire da root.
Se invece volete utilizzare i font solo per voi, basta copiare i caratteri nella sottocartella .fonts della vostra home. Rispetto al procedimento indicato prima, cambia solo il comando per copiare i caratteri:
cp *.ttf ~/.fonts
Questa volta non è necessario il comando sudo perché avete i diritti necessari per copiare i file in questa cartella. Faccio notare che questa volta avreste potuto copiare i file anche per via grafica: selezionate i file dei caratteri → clic con il tasto destro su uno di essi → Copia. Aprite Risorse → Cartella home.
Se non visualizzate i file nascosti (quelli che hanno il nome che inizia con il punto) premte i tasti [ CTRL ] + [ H ], quindi aprite la cartella .fonts Potete ora incollare qui i file (Modifica → Incolla, oppure clic con il tasto destro nella cartella → Incolla).
Una volta che avete ricopiato i file in uno dei due modi, non vi resta che aggiornare la lista dei caratteri con questo comando nel terminale:
sudo fc-cache -f –v
e il gioco è fatto.
Il TrueType è un formato di caratteri sviluppato originariamente da Apple alla fine degli anni 1980 in competizione con i font Type 1 usati da Adobe nel PostScript. Oggi il True Type Font (TTF) è il formato standard per utenti Windows, mentre gli utenti Mac, pur utilizzandolo, sono ancora legati al formato Post Script (PS).
Per capire la differenza tra i due formati bisogna distinguere tra caratteri per la stampa e caratteri di "sistema" per la visualizzazione sullo schermo.
Il sistema Mac utilizza un formato TTF (non compatibile con Windows) che è adatto alla visualizzazione su schermo. Tale formato ha la peculiarità di poter migliorare la qualità delle forme e delle curve che compongono il carattere utilizzando una sorta di antialiasing, ossia cercando di visualizzare sullo schermo tali caratteri mascherando lo spiacevole effetto pixel che rende frastagliate (quadrettate o pixellate) le linee non verticali od orizzontali e le curve.
Il carattere PS invece contiene le informazioni per la stampa e fa in modo che le informazioni vettoriali legate ai caratteri siano comprese adeguatamente dalle stampanti (principalmente da quelle professionali del tipo postscript appunto, che comprendono tali informazioni). In entrambi i casi si tratta di differenze minime apprezzabili da un tipografo esperto o da un graphic designer, per cui a prima vista un documento stampato usando un carattere TTF per Mac sembra non contenere errori, ma in realtà non è così.
Il sistema Windows utilizza un formato TTF (non compatibile con Mac) che contiene sia le informazioni per la stampa che quelle per la visualizzazione su schermo. Generalmente Windows, quindi, non usa PS ma solamente TTF.
Per la stampa professionale sono stati sviluppati anche altri tipi di carattere quali ad esempio Apple Advanced Typography (AAT) e OpenType che differiscono sostanzialmente sia da PS che da TTF. Alcuni programmi (generalmente i programmi utilizzati per design dei caratteri) sono in grado di convertire TTF per Mac in un formato TTF compatibile per Windows (e viceversa).
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