Particolare terreno è stato conquistato dalla distribuzione Mint, che secondo i dati di DistroWatch.com risulta essere ormai la prima distribuzione Linux in termini di diffusione nell´arco degli ultimi 12 mesi.
Una tendenza di crescita che è confermata e particolarmente importante sopratutto osservando il dato relativo ai mesi più recenti. Mint è ormai oltre l´11%, mentre Ubuntu è sceso intorno al 5%.
Un´altra distribuzione che sta guadagnando rapidamente terreno a scapito di Ubuntu è OpenSUSE, che ha superato la distro di Canonical in novembre, raggiungendo una diffusione vicina al 6%. Medesimo risultato anche per Fedora, che nonostante si sia mantenuta piuttosto stabile negli ultimi mesi, ha comunque superato Ubuntu a causa della continua perdita di utenti di quest´ultimo.
I motivi della disaffezione per Ubuntu è sicuramente nel breve periodo da imputarsi in gran parte alle modifiche apportate all´interfaccia con l´introduzione di Unity, modifiche che non sono state affatto apprezzate, ma va anche sottolineato come il calo di utenza della distro di Canonical sia iniziato già a partire dal lontano 2005, come dimostra la rappresentazione grafica realizzata dal sito Pingdom, che riportiamo di seguito:
Si è già detto fin troppe volte che Unity non piace e di come sia possibile ridare ai nuovi Ubuntu una GUI grafica (di nuovo) usabile: per parte nostra abbiamo trattato di come rimuovere Unity su Ubuntu 11.10 stabile al fine di usare il desktop alla GNOME 2 mediante la modalità GNOME fallback.
Se da un lato tale metodo soddisfa per l’usabilità generale, dall’altro tuttavia non soddisfa per la lentezza, la povertà della grafica, una certa instabilità ed anche per la barra in alto che permane sempre (deriva da libunity6, che però è dipendenza di Nautilus e non c’è quindi verso di eliminarla in modo semplice). Motivazioni, le ultime due, che non ci permettono più nemmeno di disabilitare Unity e installare una dock.
Il metodo oggi proposto (che passa per GNOME Shell), invece, con elevata probabilità soddisferà il “palato” di ognuno, rimediando a tutti i citati difetti: anche i sostenitori di Unity dovrebbero dargli un’occhiata.
Per l’installazione di GNOME Shell (dai repository ufficiali) è sufficiente dare, da emulatore di terminale:
Per la modifica dell’aspetto grafico dobbiamo ancora una volta rivolgerci a GNOME Tweak Tool:
A questo punto avremo GNOME Shell installato, gradevolissimo all’occhio, ma decisamente inusabile.
Di qui abbiamo due vie al fine di “vivere felici”: la prima consiste nel cercare di perseguire la user experience alla GNOME 2 in senso stretto, mentre la seconda consiste nell’installare una dock.
“GNOME 2 feel”.
Le GNOME Shell Extensions danno la possibilità (tra l’altro) di rimettere al loro posto i menu per sfogliare le applicazioni (vedere anche Cardapio Menu) ed il filesystem, ma manca una barra inferiore che contenga la lista delle applicazioni/risorse aperte e un luogo dal quale poter lanciare le applicazioni preferite.
Ebbene, le estensioni per GNOME Shell Bottom Panel e Favourites in the Panel fanno esattamente ciò che desideriamo. Per l’installazione scaricare la versione per GNOME 3.2 delle estensioni dal website del progetto, quindi estrarle nella propria HOME (verificare che vadano a creare le rispettive cartelle in .local/share/gnome-shell/extensions/), quindi ri-effettuare il login ed utilizzare GNOME Tweak Tool per abilitarle.
La dock.
Di dock per Ubuntu ce ne sono molte e la scelta di Avant Window Navigator (AWN per gli intimi) è dettata dal gusto personale di chi scrive, oltre a oggettive doti della stessa (leggerezza e stabilità, mai un problema).
La dock mostra le applicazioni preferite dall’utente e quelle aperte, e tramite essa è possibile lanciare applicazioni e gestire le risorse del computer (si vedano le immagini in galleria).
AWN è disponibile nei repository ufficiali di Ubuntu:
Scontenti magari no, qualcuno si qualcuno, no come in ogni cambiamento che si rivela come tale. Bisogna interpretare (e rispettare non condividere) la filosofia del fondatore di Ubuntu. In un intervista Mark Shuttleworth annuncia che nel 2014 ubuntu sarà installato su dispositivi tablet, smartphone e televisori di ultima generazione.
RispondiEliminaShuttleworth sostiene che l' installazione di Ubuntu su dispositivi mobili fa parte della normale evoluzione del sistema linux ubuntu, infatti già da tempo la Distribuzione di Canonical punta ad altri mercati oltre a quello dei personal computer.
Dall' introduzione di Unity come interfaccia grafica e la sostituzione di gnome , gli sviluppatori di Ubuntu hanno sentenziato un cambio di rotta che porta sicuramente a quello dichiarato da Mark.