Perfetta tabella di marcia: Ubuntu ha rilasciato in data odierna la nuova versione del sistema operativo targato Canonical: Ubuntu 15.04 “Vivid Vervet”.
Come sappiamo Canonical ha già investito molto nel progetto open source OpenStack, piattaforma di cloud computing che permette ad un amministratore di creare e gestire il proprio server cloud. Ebbene, nella versione 15.04 di Ubuntu è installata – in pre-release ed esclusiva – l’ultima versione del software. Questo aggiornamento introduce inoltre un nuovo tipo di hypervisor denominato LXD (Linux Container Daemon), in grado di lanciare e gestire sullo stesso server un cospicuo numero di macchine virtuali. Quest’ultimo è oltretutto compatibile con OpenStack.
Ancora un nulla di fatto per Unity 8 ed il nuovo server grafico Mir: a bordo di Ubuntu 15.04 troviamo il desktop Unity in versione 7.3 su server X. Nessuno stravolgimento grafico, quindi, ma una serie di bugfix e qualche nuova funzionalità aggiunta: i menu integrati localmente (LIM) possono ora essere attivati per tutte le finestre e la dash ha subito una serie di migliorie dedicate a usabilità e stabilità.
Novità:
1.- Kernel: aggiornato alla versione 3.19, aggiunge numerosissimi bugfix ed un inizio di supporto alle architetture Braswell e Broadwell, oltre che alla grafica Skylake.
2.- Miglioramenti per la gestione energetica dell’hardware AMD Radeon .
3.- Introduzione di alcune funzionalità dedicate ai vari filesystem – prima fra tutte, l’arrivo del supporto a RAID 5 e 6 per il filesystem btrfs.
4.- Ubuntu 15.04 Vivid Vervet è inoltre la prima build ad arrivare accompagnata da una release stabile di Snappy Ubuntu Core, la versione ridimensionata del sistema operativo, figurante una suite di applicazioni per sviluppatori pulita e senza fronzoli, per questo più facile da gestire dal punto di vista della sicurezza. Questo aggiornamento segna infine i primi passi di una convergenza multi-piattaforma: l’update è infatti disponibile in versione OTA anche per i dispositivi ospitanti Ubuntu Phone (tra cui il Meizu MX4 che abbiamo visto al MWC 2015).
5.- La piattaforma di sviluppo Developer Tools Centre è stata ribattezzata come Ubuntu Make ed ha incluso il supporto a nuove IDE – come Android NDK, IDEA, eclipse e pycharm.
6.- Per quanto riguarda Unity troviamo di default il menu delle applicazioni di default integrato nella barra del titolo, sarà comunque possibile riportare il menu nel pannello dalle impostazioni di sistema all'interno della sezione Aspetto -> Comportamento.
7.- Diversi aggiornamenti tra questi la migrazione in GTK+3.14 che porta con se nuove versioni aggiornate delle applicazioni di default come Nautilus 3.14.2, Totem / Gnome Video 3.14.2 ecc.
8.- Importantissima inoltre la transizione da upstart (che continuerà in parte a gestire le sessioni utente) a systemd, di cui abbiamo già parlato in precedenza.
9.- Sono stati inoltre aggiunti ai repository strumenti quali Golang, Dartlang, la piattaforma Stencyl e la developer edition di Firefox.
10.- Oltre ai bugfix ed ai piccoli avanzamenti di versione delle applicazioni del desktop, troviamo a bordo di Ubuntu 15.04 il browser Firefox 37, Thunderbird 31.6, la suite LibreOffice 4.2.2
11.- Supporto alle applicazioni Java da parte di HUD e di Global Menu.
12.- PulseAudio 6 un enorme salto di qualità per quanto riguarda la gestione audio su Linux.
13.- Xorg 1.17 display server di default.
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