dicembre 03, 2010

Ubuntu 11.04 "Natty Narwhal" con Unity come desktop environment.

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Ubuntu Natty Narwhal Alpha 1 è stata rilasciata ieri. Si tratta di una primissima versione della release 11.04 di Ubuntu, che si preannuncia ricca di cambiamenti.

L’annuncio era tanto atteso per le grosse novità che dovrebbe portare questo rilascio, a partire da Unity come desktop environment. Il desktop Gnome è presente come Ubuntu Classic Session.


Il server grafico Wayland non è attivato di default, mentre abbiamo una versione aggiornata di X.org. E’ possibile però installarlo perché è presente nei repository.


Un interessante confronto fra Natty con Unity e Maverick è presente sul blog di Rick Spancer, Director of Ubuntu Engineering.

Nell’Alpha 1 sono inseriti Firefox 4 beta (il rilascio definitivo dovrebbe avvenire un paio di mesi prima di quello della nuova Ubuntu) e il nuovo Network Manager.

Questa è la nuova Roadmap di Ubuntu Natty Narwhal 11.04:


  • 2 Dicembre 2010 – Rilascio Alpha 1
  • 3 Febbraio 2011 – Rilascio Alpha 2
  • 3 Marzo 2011 – Rilascio Alpha 3
  • 31 Marzo 2011 – Rilascio Beta
  • 21 Aprile 2011 – Rilascio Release Candidate
  • 28 Aprile 2011 – Rilascio Versione Finale di Ubuntu 11.04

Aggiornamenti (via Distrowatch):



Ubuntu Kate Stewart has announced the availability of the first alpha release of Ubuntu 11.04, code name "Natty Narwhal": "Natty Narwhal is doing a first bit of spy hopping, also known as alpha 1, which will in time become Ubuntu 11.04." New features include Unity as the default user interface: "Unity is now the default in the Ubuntu desktop session. The Unity Launcher is now available; it can be used to launch applications that are pinned to the launcher and switch between running applications. It supports quick lists on context menu. It can be set to auto-hide. Places is not yet available in alpha 1. Clicking the Ubuntu logo in the upper left of the screen will open the applications directory." Read the release announcement and release notes for further details.

Download (SHA256): natty-desktop-i386.iso (717MB, torrent), natty-desktop-amd64.iso (723MB, torrent).

Also available are the first 11.04 alpha builds for
Kubuntu (download, announcement), Xubuntu (download), Edubuntu (download, release notes) and Ubuntu Studio (download).


Ultime versioni pubblicate:

• 2010-12-03: Development Release: Ubuntu 11.04 Alpha 1
• 2010-10-10: Distribution Release: Ubuntu 10.10
• 2010-09-30: Development Release: Ubuntu 10.10 RC
• 2010-09-02: Development Release: Ubuntu 10.10 Beta
• 2010-08-18: Distribution Release: Ubuntu 10.04.1
• 2010-08-05: Development Release: Ubuntu 10.10 Alpha 3

Screenshots di Unity:








Ubuntu è una distribuzione Linux basata sull'ambiente desktop GNOME. È progettata per fornire un'interfaccia semplice, intuitiva e allo stesso tempo completa e potente. I punti di forza di questa distribuzione sono l'estrema semplicità di utilizzo, l'ottimo riconoscimento e supporto dell'hardware, il vasto parco software costantemente aggiornato e una serie di strumenti di gestione grafici che la rendono improntata verso l'ambiente desktop. È corredata da un'ampia gamma di applicazioni libere. Esistono vari strumenti di amministrazione del sistema, ed è possibile gestirli sia separatamente che in maniera centralizzata con l'Ubuntu Control Center, paragonabile al pannello di controllo Windows o al Mandriva Linux Control Center o a YaST di OpenSUSE.

La versione desktop è stata realizzata per rispondere alle più frequenti necessità di un utente medio, quali navigazione in Internet, gestione dei documenti e delle immagini, svago e comunicazione.

Il sistema operativo comprende una suite da ufficio (OpenOffice.org) per creare e stampare documenti o presentazioni, un internet browser (Mozilla Firefox) per navigare su internet, un client BitTorrent (Transmission), un client email (Evolution), un client di messaggistica istantanea (Empathy), un gestore delle fotografie (F-Spot), un riproduttore musicale (Rhythmbox), un editor video (PiTiVi) e un client per microblogging (Gwibber). Inoltre offre funzioni più basilari come un editor di testi (Gedit), un visualizzatore di documenti PDF (Evince), un lettore multimediale (Totem), un programma per la masterizzazione di CD e DVD (Brasero) e una serie di semplici giochi.

È possibile scaricare ed installare gratuitamente e senza alcuna procedura di configurazione oltre 30.000 pacchetti software liberi dell'universo Linux, tra cui programmi come Inkscape (grafica vettoriale), GIMP (fotoritocco), Pidgin (chat), Blender (grafica 3D) e molti altri.

Sul sito ufficiale è disponibile una lista di applicazioni che possono rimpiazzare software proprietari usati su altri sistemi operativi, come ad esempio Microsoft Office o Adobe Photoshop.

Una caratteristica di Ubuntu, dovuta all'architettura Linux, è la sua resistenza a programmi dannosi come virus, adware, spyware o malware. L'architettura di un sistema operativo Linux lascia, infatti, poca o nessuna libertà d'azione ad un programma nocivo. Anche se un programma nocivo sfruttasse una falla, l'architettura del sistema operativo ne impedirebbe l'utilizzo, almeno nella stragrande maggioranza dei casi, e il danno rimarrebbe circoscritto nell'home directory dell'utente che ha causato il danno.
Inoltre questi programmi dannosi sono generalmente sviluppati per Microsoft Windows, che dispone di una più ampia diffusione.

L'utente utilizza un account con permessi limitati. Questo riduce la pericolosità dei programmi installati Per eseguire compiti amministrativi viene richiesta la propria password per confermare l'operazione.
Scegliendo applicazioni libere dai repository ufficiali è impossibile trovare applicazioni malware, dato che l'eventuale codice nocivo verrebbe notato e subito eliminato. Ubuntu è, inoltre, distribuito con un firewall software, Uncomplicated Firewall, che permette di discriminare gli accessi dall'esterno.

Per installare Ubuntu su un computer è necessario scaricare e masterizzare l'immagine iso della versione desiderata, o farsi inviare il CD tramite Shipit. Il CD di Ubuntu è presente in tre versioni:
  • CD versione Desktop (un live CD, raccomandato all'utente medio);
  • CD versione Alternate (per PC con meno di 256 MB di RAM);
  • CD versione Server (solo interfaccia a riga di comando).
Tutti questi CD, oltre alla versione DVD (contenente tutti i pacchetti di tutti i componenti), si possono scaricare dal sito ufficiale oppure attraverso la rete p2p BitTorrent.

Dal sito ufficiale è possibile scaricare anche l'immagine mini.iso, con cui masterizzare un disco contenente solo il software necessario per avviare il download e l'installazione della distribuzione da Internet. Come il CD Alternate, il CD minimale offre solo l'installazione con interfaccia testuale.
Con il DVD ed il CD versione Desktop, l'installazione avviene in maniera grafica (se si dispone di almeno 320 MB di RAM) anche su un computer con un sistema operativo già presente (in dual boot), ridimensionando la partizione originale senza perdita di dati. L'installazione avviene con istruzioni in italiano. Durante l'installazione si crea un utente che può amministrare il sistema diventando temporaneamente superutente (detto anche root) inserendo la propria password. Una delle promesse della distribuzione è di avere un sistema desktop pronto all'uso in 25 minuti.

Durante l'installazione su un computer in dual boot, è possibile migrare il proprio profilo utente. Si possono importare tutti i dati presenti, compresi segnalibri di Internet Explorer o Mozilla Firefox, documenti, musica e altro.

ShipIt è un servizio originalmente gratuito della Canonical che permette l'invio postale del CD/DVD di installazione di Ubuntu a casa dell'utente, ovunque nel mondo. In seguito al crescente successo della distribuzione, Canonical ha deciso di rendere questo servizio a pagamento, con costi molto contenuti, per l'utenza comune. Tuttavia la gratuità del servizio viene mantenuta per i LoCo Team (team nazionali di supporto, sviluppo e assistenza di Ubuntu), i contributori ed ad altre particolari utenze. Il servizio, inizialmente, è stato pensato per chi non avesse una connessione Internet o per chi volesse i CD con le serigrafie originali.

Distribuzioni derivate .

Ci sono diverse distribuzioni derivate da Ubuntu sia ufficiali che non ufficiali. Le varianti derivate da Ubuntu installano una diversa raccolta di pacchetti, e servono a rispondere a bisogni locali che Ubuntu non soddisfa (come una localizzazione, programmi di interesse nazionale o in un ambito specifico).
Ogni variante ufficiale ha comunque la possibilità di installare software incluso in altre varianti semplicemente attingendo ai repository di Ubuntu (ad esempio, Kubuntu può installare pacchetti previsti per Xubuntu). Queste diverse versioni vengono sviluppate da gruppi di programmatori separati che cercano di portare alla distribuzione funzionalità differenti.


Derivate ufficiali.
  • Kubuntu, derivata che utilizza l'ambiente desktop KDE.
  • Edubuntu, derivata progettata per ambienti scolastici e per bambini, include molti programmi educativi.
  • Ubuntu Mobile, versione per dispositivi mobili.
  • Ubuntu Server Edition, senza interfaccia grafica, utilizzabile come server e con la possibilità di installare una intera piattaforma LAMP in 15 minuti.
  • Ubuntu Server JeOS (pronunciata come juice, succo), versione ottimizzata di Ubuntu Server, usabile per creare macchine virtuali, senza applicativi aggiunti e molto leggera.
  • Ubuntu Netbook Edition, sviluppata appositamente per i computer ultraportatili quali netbook e UMPC.
Le versioni Kubuntu ed Edubuntu possono essere richieste tramite il servizio Shipit.

Derivate riconosciute.
Le seguenti derivate sono ufficialmente riconosciute da Canonical dato il loro significativo apporto allo sviluppo di Ubuntu.
  • Gobuntu, versione privata di qualsiasi pacchetto proprietario e contenente quindi solo software libero.
  • Xubuntu, versione leggera basata sull'ambiente desktop Xfce. È indicata per computer obsoleti e/o poco potenti, per reti thin client, o per chi desidera particolari prestazioni, in termini di velocità, per la propria macchina.
  • Ubuntu Studio, versione derivata, riconosciuta e supportata. È rivolta alla produzione multimediale amatoriale e professionale.
  • Lubuntu, versione di Ubuntu che utilizza LXDE come desktop environment permettendone così l'installazione anche su computer poco potenti.
Derivate non ufficiali.
Vi sono anche molte varianti non ufficiali che non sono supportate da Canonical e sono generalmente dei fork che nascono e crescono con differenti obiettivi. Hanno in genere dei repository separati da quelli ufficiali di Ubuntu. Eccone alcune:
  • gNewSense, include solo software con licenze Free Software.
  • Elbuntu, utilizza l'ambiente desktop Enlightenment.
  • gOS, variante focalizzata sul Web 2.0, in ambiente Enlightenment oppure GNOME.
  • Fluxbuntu, che utilizza l'ambiente desktop Fluxbox.
  • U-Lite, utilizza il window manager LXDE.
  • Linux Mint: variante che include nativamente codec proprietari quali flash, Java.
  • FUSS: versione dedicata al mondo della scuola e ai suoi servizi.
  • nUbuntu, include molti strumenti per la sicurezza di rete.
  • CrunchBang Linux, variante estremamente leggera (usa openbox come window manager), e reattiva.
  • Ubuntu Christian Edition: include software a sfondo cristiano.
  • Ubuntu Mini Remix: livecd minimale adatto per chi vuole creare una propria derivata Ubuntu oppure come sistema di ripristino.
  • Ubuntu Satanic Edition: include software a sfondo satanico.
  • Ubuntu Muslim Edition: include software a sfondo islamico.
  • Goobuntu: variante prodotta da Google per usi interni all'azienda.
  • Easy peasy: variante, precedentemente nota col nome di Ubuntu Eee, realizzata da Jon Ramvi, per netbook.
Creazione di una propria derivata.
Con programmi come Ubuntu Customization Kit, Remastersys oppure Reconstructor si possono creare LiveCD personalizzati di Ubuntu, aggiungendo funzionalità o rimuovendo programmi non utilizzati.


Screenshots.


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