Slimrat è un download manager per Linux che permette di scaricare da Rapidshare, Megaupload, Depositfiles, ed altri siti senza dover inserire il captcha.
Nel panorama dei protocolli P2P ormai sono abbastanza noti servizi come RapidShare (o, Megaupload): si tratta di file hoster “ibridi” che consentono la condivisione pressoché immediata di qualunque tipo di file.
Si tratta generalmente di provider che forniscono spazio a titolo gratuito e/o a pagamento — mediante la sottoscrizione di un abbonamento.
La conseguenza diretta al loro successo è la crescita delle applicazioni che permettono d’interfacciarvisi: Slimrat – ospitato da Google Code – è appunto un download manager per RapidShare, Megaupload, Deposit Files, ecc. — scritto in solo 50 k di codice Perl, può essere utilizzato sia da riga di comando che da GUI.
Slimart non solo può scaricare da Rapidshare, Megaupload, Depositfiles e HTTP senza inserire il captcha, ma anche da YouTube, MediaFire, FileFactory, DepositFiles e molti altri servizio online di file hosting/sharing.
L’interfaccia grafica è in Gtk (il ché potrebbe richiedere eccessive dipendenze per l’uso su alcuni desktop environment) e l’aspetto più interessante riguarda lo sviluppo di plugin per il supporto di ulteriori piattaforme. I binari scaricabili non necessitano d’installazione e includono sia la CLI che la GUI.
Installazione:
Da terminal digitare:
sudo apt-get install libwww-mechanize-perl aview imagemagick tesseract-ocr libgtk2-gladexml-perl xclip libspiffy-perl
per installare le dipendenze.
poi effettuare il download di Slimrat
e seguire le istruzioni del file install.
oppure semplicente avviare Ubuntu Software Center cercare la voce “slimrat” –senza virgolette-, cliccare sopra il file trovato e via all’installazione.
Scheda completa per il download e l’installazione in altre distribuzioni in questa pagina.
Screenshots.
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Hugo Repetto
La prima versione ufficiale di Ubuntu fu rilasciata nell'ottobre 2004 e fu debitamente chiamata «Version 4.10», così da introdurre il sistema di numerazione "A.MM". Mentre era ancora in sviluppo, «Version 4.10» era affettuosamente conosciuta come «The Warty Warthog», letteralmente "il facocero verrucoso", un nome che ha continuato a vivere ben oltre i consueti limiti temporali dei nomi in codice dei software in fase di sviluppo.
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