Unity 8 e la visione di Ubuntu sulla convergenza dei sistemi operativi, non sono più il futuro del computing che Canonical e il fondatore di Ubuntu, Mark Shuttleworth, avevano immaginato e preventivato.
Gnome (Shell) Theme per Ubuntu 18.04 Bionic Beaver |
GNOME al posto di Unity.
Da ora in avanti, Canonical concentrerà i propri sforzi sulle tecnologie cloud (OpenStack, LXD, kubernetes, Juju, MAAS, BootStack) e su IoT (Internet of Things), in modo da rendere Ubuntu Linux il sistema operativo più utilizzato sulle infrastrutture cloud sia private che pubbliche.La tecnologia Snappy proseguirà ad essere sviluppata, per via dell'elevata sicurezza che porta, del fatto di essere cross-distro e grazie al suo largo utilizzo nei dispositivi dell'IoT.
Sembrano lontani i tempi dei tanti detrattori di Unity e, ora che il progetto è stato ufficialmente abbandonato, se ne rimpiangono già le funzionalità uniche ed è palpabile in tutta la comunità l'amarezza per l'abbandono forzato.
In tutto questo panorama, tanti utenti hanno deciso di passare immediatamente al futuro desktop di default e di cercare di renderlo il più possibile simile al buon vecchio Unity.
I punti di forza di GNOME.
Uno dei punti di forza della shell di GNOME è dato dalle estreme possibilità di customizzazione che questo ambiente mette a disposizione dei suoi utenti, grazie a semplici estensioni è possibile mutare l'aspetto e i comportamenti di ogni singolo componente della sua interfaccia.
Leggi anche: Roadmap, upgrade e principali novità in arrivo per Ubuntu 18.04 “Bionic Beaver”Rendere GNOME simile a Unity è estremamente semplice dal punto di vista estetico, mentre sul lato delle funzionalità non tutte quelle fornite dall'HUD di Unity sono, al momento, replicabili sul desktop di GNOME.
Prima della nascita di GNOME, l'unica alternativa sufficientemente completa era KDE, il quale raccoglieva diverse critiche riguardanti il non essere un ambiente aperto (KDE forniva le API per i soli linguaggi C e C++) e non completamente libero, in quanto le librerie grafiche su cui si basa, le Qt, non erano ancora state distribuite con una licenza libera (in seguito sono state distribuite sotto licenza GNU GPL e LGPL).
GNOME 1.0
La prima versione di GNOME, la 1.0 per la quale occorsero due anni, fu distribuita il 3 marzo 1999 insieme al toolkit GTK+ e GIMP.
GNOME 2.0
La versione 2.0, la versione più apprezzata del progetto, risale al 26 luglio 2002 e propose sedici release, terminando con la 2.32, fino alla nascita di GNOME 3.0 nel 2011.
GNOME 3.0
La versione 3.0 del desktop environment venne ufficialmente annunciata nel corso dell'edizione 2008 di GUADEC, tenutasi a Istanbul nel mese di luglio. La pubblicazione però, inizialmente programmata per settembre 2010, è stata posticipata a marzo 2011, in sostituzione della versione 2.32 del ramo precedente. L'uscita ufficiale è infine avvenuta il 6 aprile 2011.
Anche se il desktop è stato oggetto di un'importante revisione, le modifiche previste finora sono per lo più di tipo incrementale.
Ottimo articolo, complimenti!
RispondiEliminaGrazie Maia dal tuo commento.
EliminaIn realtà credo che è Ubuntu a non rappresentare più il futuro, ormai Canonical ha di fatto abbandonato il desktop, per concentrarsi su settori più produttivi. Per quel che riguarda me e le persone che mi stanno vicino ho migrato tutte le macchine a openSUSE-Kde e mai scelta fu così azzeccata.
RispondiEliminaPuò darsi. Non dimenticare che Canonical ha investito parecchi soldi fin dall'inizio quando persino inviava cds gratis del sistema operativo. Io lo uso dal 2006 (Dapper Drake). Anche OpenSUSE è una alternativa valida senza dubbio. Grazie dal tuo commento.
EliminaNon vorrei essere frainteso, Ubuntu rimane un'ottima distribuzione, la mia migrazione dipende più che altro dalla mia avversione a Gnome, che non ritengo un buon DE per desktop, ma è solo la mia opinione ovviamente. Spero che Kubuntu con la 18.04 sia una buona release, sulla 16.04 non hanno certo fatto grandi scelte, utilizzando una versione di Plasma non Lts e di conseguenza da tempo non più supportata e obsoleta. Un saluto.
RispondiEliminaIl problema di Ubuntu è stato sempre il DE: Gnome magari è obsoleto ma Unity non ha mai rappresentato un'alternativa valida. Bisogna trovare una via di mezzo. Non correre dietro Windows. Linux è quello che è. La convergenza è una utopia. Io sono dell'idea che bisogna tornare alle fonti. Vedremo. Grazie dal tuo commento.
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