Usa o Getta
I nostri cervelli sono macchine efficienti, e scartano rapidamente le informazioni che non sembrano utili. E’ probabile che tu non ricordi ciò che hai mangiato a cena il Lunedi di due settimane fa, perché questa informazione non è di generalmente utile.
Se quel giorno sei andato in un ristorante fantastico e hai trascorso le ultime due settimane raccontando alla gente quanto è stato bello, invece, è probabile che lo ricordi ancora con vividi dettagli.
La politica "usa o getta" del cervello si applica a tutto quanto impariamo.
Se passi un pomeriggio a memorizzare alcuni termini scientifici, e poi non rifletti sul materiale per due settimane, probabilmente ne dimenticherai la maggior parte.
In realtà, gli studi mostrano che ci dimentichiamo circa il 75% del materiale imparato entro un periodo di 48 ore. Questo può apparire abbastanza deprimente quando hai bisogno di imparare un mucchio di informazioni.
La soluzione è semplice, tuttavia: ripetere . Ripetendo le informazioni recentemente apprese, siamo in grado di ridurre notevolmente le dimenticanze.
L'unico problema è che la ripetizione colle flashcard tradizionali non è molto pratica. Usando flashcards cartacee, è facile da sfogliarle tutte se ne hai solo 30 da rivedere, ma quando il numero cresce fino a 300 o 3000 il metodo diventa rapidamente ingestibile.
Ripetizione distanziata (detta anche ripetizione spaziata o ripasso espanso)
L' effetto della spaziatura è stato riferito da uno psicologo tedesco nel 1885. Egli ha osservato che tendiamo a ricordare le cose in modo più efficace se le ripetizioni si distribuiscono nel tempo, invece di studiare più volte in una sola sessione. Dal 1930 ci sono state una serie di proposte per utilizzare l'effetto della spaziatura per migliorare l'apprendimento, in quella che poi è stata chiamata la ripetizione distanziata .
Un esempio è nel 1972, quando uno scienziato tedesco di nome Sebastian Leitner rese popolare un metodo di ripetizione distanziata con flashcards di carta. Separando le carte di carta in una serie di scatole, e spostando le carte nella scatola appropriata dopo ogni ripetizione riuscita o fallita, era possibile avere a colpo d'occhio una stima approssimativa di quanto ciascuna carta era conosciuta e quando doveva essere ripassata di nuovo. Questo è stato un grande miglioramento rispetto ad un singolo mucchio di carte, ed è stato ampiamente adottato dal software di flashcard computerizzato. Tuttavia si tratta di un approccio piuttosto grezzo, poiché non può indicarti una data esatta in cui dovresti rivedere una certa carta di nuovo, e non affronta molto bene i materiali con un grado di difficoltà “variabile”.
I maggiori sviluppi negli ultimi 30 anni sono venuti dagli autori di SuperMemo, un programma di flashcard commerciale che implementa la ripetizione spaziata. SuperMemo ha introdotto il concetto di un sistema che tiene traccia del momento ideale per rivedere il materiale e che lo ottimizza sulla base delle prestazioni dell'utente.
Nel sistema di ripetizione distanziata di SuperMemo, ogni volta che rispondi a una domanda dici al programma a che livello sei stato in grado di ricordare, cioè se hai dimenticato completamente, fatto un piccolo errore, ricordato con difficoltà, ricordato facilmente, ecc. Il programma utilizza questo feedback per decidere il momento ottimale per estrarre di nuovo quella domanda. Dal momento che un ricordo diventa più forte ogni volta che si ricorda con successo, il tempo tra le ripetizioni diventa sempre più grande. Così, si può vedere una domanda per la prima volta oggi, poi, in base al feedback, 3 giorni dopo, quindi 15 giorni più tardi, 45 giorni, e così via.
Questa è stata una rivoluzione nell'apprendimento, in quanto ha significato che il materiale può essere appreso e mantenuto con assolutamente il minimo sforzo necessario. Lo slogan di SuperMemo lo riassume: con la ripetizione distanziata, si può dimenticare di dimenticare .
Perché Anki?
Mentre non si può negare l' enorme impatto che SuperMemo ha avuto sul campo, esso non è privo di problemi. Il programma è spesso criticato per i bugs ed è difficile da navigare. Funziona solo su computer Windows. E’ un software proprietario, cioè gli utenti finali non lo possono espandere o accedere ai dati grezzi. E mentre solo le versioni molto vecchie sono messe a disposizione gratuitamente, esse sono abbastanza limitate per l'uso moderno.
Anki risolve tali problemi. Ci sono versioni gratuite per Anki disponibili su molte piattaforme, così gli studenti e gli insegnanti alle prese con i vincoli di bilancio non sono abbandonati. E’ un software Open Source, con una libreria già fiorente di componenti aggiuntivi forniti dagli utenti finali. E’ multi-piattaforma, gira su Windows, Mac OSX, Linux / FreeBSD, e su alcuni dispositivi mobili. Ed è molto più semplice da usare rispetto a SuperMemo.
Internamente, il sistema di ripetizione distanziata Anki si basa su una versione precedente dell'algoritmo di SuperMemo chiama SM2. Le versioni successive sono riuscite a spremere un pò più di efficienza nell’apprendimento, ma questo al costo di un notevole aumento di complessità, e sono più suscettibili ad errori di elaborazione nell’uso reale. Per una discussione più approfondita di questo e delle differenze negli algoritmi di programmazione, vedi il fondo delle Frequently Asked Questions .
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