Annunciato il 7 luglio 2009, è basato sul browser Google Chrome e sul kernel Linux.
Inizialmente destinato al mercato dei netbook, la versione stabile è stata rilasciata il 15 giugno 2011 sui netbook Acer ZGB e Samsung Series 5, con processori Intel.
Caratteristiche.
È un sistema operativo open source, pensato per gli utenti che trascorrono la maggior parte del loro tempo al computer collegati ad internet.
Impiega solo otto secondi per avviarsi in un computer con un'unità a stato solido; non sono noti i tempi di avvio su un computer con hard disk tradizionale.
Utilizza Google Cloud Print per stampare qualsiasi file, senza alcun bisogno di driver. Il motivo è probabilmente legato alla disponibilità, a volte scarsa, dei driver di stampanti e scanner per Linux, su cui Chrome OS si basa.
L'interfaccia utente è molto simile a quella di Google Chrome, su cui si basa il 90%.
È totalmente gratuito.
È compatibile con le seguenti marche di computer: Acer, ASUS, Freescale, Hewlett-Packard, Lenovo, Qualcomm, Texas Instruments e Toshiba.
Tutte le estensioni del browser Google Chrome sono disponibili anche per il sistema operativo.
Il primo netbook di test è il Cr-48 presentato da Google durante la presentazione ufficiale del 7/12/2010.
È disponibile anche per computer tablet.
Chromebook.
Leggi anche: Chromium sempre aggiornato su Ubuntu, ecco i cambiamenti nell’ultima versione stabile.La guida rapida fa notare alcune delle caratteristiche salienti di questo prodotto, tra cui le modifiche che Google ha voluto apportare alla tastiera.
Un nuovo sistema operativo, dopotutto, non deve per forza seguire gli standard che ritroviamo in Windows o in Mac OS X: Google ha potuto inserire un tasto dedicato alle funzioni del sistema operativo, al posto di quello con il logo di Windows o di Apple, e ha rivisto anche i tradizionali tasti funzione con altri dedicati alla navigazione con il browser.
Vale la pena ricordare che esistono notebook nei quali i tasti F hanno un funzionamento simile: invertendo le abitudini, offrono queste funzioni come principali, e quella "tradizionale" tramite il tasto Fn. Crediamo che sia l'approccio migliore nella maggior parte dei casi, anche se pochi produttori hanno deciso di seguire questa strada, e non per tutti i modelli.
Premesse:
1. Gli sviluppatori e le loro applicazioni 'fatte in casa' Ecco un punto nel quale Microsoft è proprio forte: il mondo è pieno di sviluppatori di applicazioni per Windows. Ma guardiamola proprio dalla prospettiva di uno sviluppatore: "se le applicazioni che scrivo per Chrome sono in grado di girare contemporaneamente su Linux, Mac OS X e Windows 7, perchè non devo scriverle per Chrome?". Se il sistema operativo di Google sarà versatile come dice di essere, tutti voleranno dalla sua parte.
2. La Velocità Le prime dichiarazioni parlano di Chrome come di un Sistema Operativo in grado di avviarsi "in pochi secondi": questo è considerevole, dati gli standards odierni (a volte mezzo minuto e più per far partire Windows). Certo, non è ancora abbastanza: se fosse possibile far partire un OS con la velocità di una lampadina che si accende, non esisterebbero rivali nè alla Microsoft nè alla Apple.
3. La Semplicità Chrome OS dovrà essere assolutamente facile da usare, senza configurazioni o quasi, senza problemi di driver, niente che richieda riparazioni o patch di sorta, e immediatamente affacciato al Web. In altre parole? Dovrà funzionare: e non è una idea peregrina, dato che la sua architettura Linux ha già dalla sua diversi drivers già testati e perfettamente funzionanti.
4. La Sicurezza Chrome OS dovrà essere impermeabile a virus, trojans, malware e attacchi phishing, e Google ha già promesso massima efficienza in tal senso. La partenza sarà senz'altro incoraggiante, comunque: data la bassa 'fetta' di mercato, la concentrazione dei virus sarà bassa almeno nel primo periodo.
5. La Gratuità Google ha aperto una breccia nel mercato dei netbooks: con il suo Chrome, a parità di prestazioni un netbook costerà il 15% in meno, libero dalle licenze di Gates. Questo perchè Chrome sarà gratuito. E' difficile competere con le cose gratuite, sapete? Specie se sono fatte bene. Sarà la fine dei Sistemi Operativi come li conosciamo oggi. 6. Dell, HP e Ace Sono i nomi delle aziende determinate ad equipaggiare o sostenere Chrome OS nella sua battaglia contro il Gigante Microsoft: quando queste 3 marche introdurranno i loro netbooks con il nuovo, leggero, gratuito (non ci stancheremo mai di dirlo) sistema operativo, la prima battaglia sarà già vinta.
7. I Dettagli Voglio bene all'Open Source, ma faccio grafica e per quanto ci possano essere bravi professionisti a questo mondo, Photoshop non è The Gimp. Forse non lo sarà mai, e per 'tirare' al massimo Photoshop su Ubuntu bisogna fare un casino. Allo stesso modo (per dirne un'altra) preferisco ancora il vecchio Word all'Open Office, perchè ci sono features anche piccole che mi rassicurano e che trovo efficienti (come il contatore di parole in basso a sx quando mi serve). In altre parole, Chrome dovrà avere almeno le suites minime fatte davvero bene: un Google Word più amichevole ma completo e via dicendo. La familiarità dovrà essere fondamentale per scalzare un sistema operativo come Windows, in carica da quasi 15 anni.
8. Il tempismo Google ha evidentemente investito miliardi di dollari per sferrare questo colpo forse mortale a Windows: viene da sè che ci vorrà un anno, perchè ci vorrà un lavoro fatto bene. Il tempismo però giocherà un ruolo fondamentale.
Una delle notizie più chiacchierate nel settore tecnologico degli ultimi giorni è il sorpasso dei Chromebook ai danni dei Mac. Di come cioè i portatili realizzati attorno al sistema operativo Chrome OS siano stati più venduti rispetto ai vari modelli del computer di punta della Apple. Se ci fermassimo a tale dato rimarremmo sbigottiti a pensare come sia stata possibile una rivoluzione simile nel giro di un lasso di tempo limitato. Se invece analizziamo il dato tenendo a mente tante variabili, vedremo allora che il cambio di passo era prevedibile quanto scontato.
RispondiEliminaAltra premessa chiave è che, per chi non conoscesse i Chromebook, l’accostamento Google-Apple in termini di portatili è poco sensato.
EliminaGrazie dal tuo commento.