Kubuntu 14.04 LTS viene rilasciata con KDE 4.13, una delle migliori release di sempre in termini di velocità e stabilità.
Kubuntu è sviluppato in modo coordinato con Ubuntu e tutti i pacchetti sono condivisi nello stesso archivio.
Il rilascio di una nuova versione avviene contestualmente al rilascio di una nuova versione di Ubuntu, e come tale contrassegnata da X.Y aggettivo animale (dove X rappresenta le ultime due cifre dell'anno di rilascio e Y è il mese: 04 (aprile) per le versioni stabili e 10 (ottobre) per quelle di passaggio tra una stabile e la successiva).
Finanziato dalle società Canonical Ltd (registrata nell'Isola di Man) e Blue Systems , questo sistema è rilasciato come software libero sotto licenza GNU GPL ed è gratuito e liberamente modificabile.
KDE 4.13, include di default:
- Il nuovo desktop semantico Baloo che velocizza notevolmente il processo d'indicizzazione dei file
- Il reader d'immagini Gwenview che aggiunge / migliora il supporto per RAW,
- L’editor di testo Kate completamente rivisitato con nuove features come ad esempio l'evidenziazione della sintassi in C++, supporto per C++11 e C++1y e nuove opzioni riguardanti per la sezione del testo e completamento automatico del codice.
- KDE 4.13 potrebbe, per le versioni precedenti, arrivare attraverso PPA Kubuntu Backports
1.- Moon Installer & GDebi-KDE.
L'installazione di tutti i deb avviene attraverso Muon Installer. Accade però che alcuni programmi abbiano problemi nell'installarsi. Per questo motivo consiglio l'installazione del buon vecchio GDebi-KDE che potete farlo dando da terminale
sudo apt-get install gdebi-kde
Una utility che non dovrebbe mai mancare è PPA-Purge che consente di effettuare la rimozione di PPA aggiunti e di ripristinare al contempo la versione originale del programma. Un must have se vi piace provare tutti i PPA che vi capitano a tiro. Lo installiamo da terminale dando
sudo apt-get install ppa-purge
Nel caso in cui vi dilettiate con la compilazione di programmi è utile installare build-essential, un meta pacchetto che vi andrà ad installare il minimo sindacale per la compilazione.
Potete farlo dando da terminale
sudo apt-get install build-essential
2.- GParted.
GParted è un sofisticato tool per gestire il partizionamento del disco in modalità completamente grafica.
Grazie a GParted è possibile creare, modificare, ridimensionare ed eliminare partizioni in quasi tutti i formati, anche quelle NTFS di Windows XP e Vista.
Ideale per creare lo spazio necessario all'installazione di una distribuzione GNU/Linux.
GParted sta per "Gnome Partition Editor application".
Il software consente di modificare le partizioni presenti su un Hard Disk, preservando i dati presenti nelle partizioni stesse.
GParted è in grado di creare, distruggere, ridimensionare, spostare, verificare e copiare le partizioni ed i file system presenti su di esse.
Può dunque essere utilizzato per creare spazio per nuovi sistemi operativi, per riorganizzare lo spazio sul disco, per copiare i dati presenti sugli Hard Disk e per realizzare mirror di una partizione.
GParted è scritto in C++ ed utilizza gtkmm per la sua GUI (interfaccia grafica). L'approccio generale è di tenere l'interfaccia grafica quanto più semplice possibile.
GParted è una delle migliori utilità in campo di partizionatori, sia con riferimenti ai soli software free sia includendo i software proprietari.
Da segnalare che è possibile utilizzare GParted nella sua versione LiveCD: il software viene masterizzato su un CD auto-avviante che può dunque essere utilizzato su qualsiasi PC x86 con almeno un PII.
Il software viene distribuito secondo i termini della General Public License (GPL).
Per approffondire su GParted visitate questa pagina.
Installazione:
Da terminale digitare:
sudo apt-get install gparted
3.- UNetbootin.
UNetbootin (Universal Netboot INstaller, Netboot Installer universale) è un programma che permette di creare sistemi Live USB avviabili per Ubuntu, Fedora, Debian e molte altre distribuzioni Linux; può essere utilizzato anche per effettuare una installazione senza dover masterizzare un CD, ma utilizzando soltanto una chiave USB o un USB hard-disk.
Funziona sia su Windows che su Linux.
UNetbootin può scaricare una delle tante distribuzioni Linux supportate e già funzionanti out-of-the-box (ovvero pronte all'uso) oppure si può fornirgli il proprio file .iso, contenente la distribuzione eventualmente non presente nella lista.
Installazione.
Da terminale digitare:
sudo apt-get install unetbootin
Se ti è piaciuto l'articolo , iscriviti al feed cliccando sull'immagine sottostante per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog:
Nessun commento:
Posta un commento
Non inserire link cliccabili altrimenti il commento verrà eliminato. Metti la spunta a Inviami notifiche per essere avvertito via email di nuovi commenti.