aprile 26, 2014

Guida all’installazione di Kubuntu 14.04 “Trusty Tahr”: Grafica, installiamo non solo l'ottimo GIMP ma anche Krita e Kdenlive (7a parte).

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Kubuntu 14.04 LTS viene rilasciata con KDE 4.13, una delle migliori release di sempre in termini di velocità e stabilità.

Kubuntu è sviluppato in modo coordinato con Ubuntu e tutti i pacchetti sono condivisi nello stesso archivio.

Il rilascio di una nuova versione avviene contestualmente al rilascio di una nuova versione di Ubuntu, e come tale contrassegnata da X.Y aggettivo animale (dove X rappresenta le ultime due cifre dell'anno di rilascio e Y è il mese: 04 (aprile) per le versioni stabili e 10 (ottobre) per quelle di passaggio tra una stabile e la successiva).

Finanziato dalle società Canonical Ltd (registrata nell'Isola di Man) e Blue Systems , questo sistema è rilasciato come software libero sotto licenza GNU GPL ed è gratuito e liberamente modificabile.

KDE 4.13,  include di default:

  • Il nuovo desktop semantico Baloo che velocizza notevolmente il processo d'indicizzazione dei file
  • Il reader d'immagini Gwenview che aggiunge / migliora il supporto per RAW,
  • L’editor di testo Kate completamente rivisitato con nuove features come ad esempio l'evidenziazione della sintassi in C++, supporto per C++11 e C++1y e nuove opzioni riguardanti per la sezione del testo e completamento automatico del codice.
  • KDE 4.13 potrebbe, per le versioni precedenti,  arrivare attraverso PPA Kubuntu Backports

kde4

1.- GIMP.

GIMP (GNU Image Manipulation Program) è un programma per la creazione e modifica di immagini digitali.

È un programma multipiattaforma: ci sono versioni per la maggior parte dei sistemi operativi, tra cui Linux, OS X e Microsoft Windows ed è rilasciato con la licenza GNU GPLv3+ ed è quindi software libero.

È utilizzato principalmente per la realizzazione di loghi ed operazioni di fotoritocco. Oltre a ridimensionamento e ritaglio di immagini, permette di effettuare fotomontaggi, conversioni tra formati ed animazioni (ad esempio in formato GIF).

Viene spesso utilizzato come sostitutivo del programma commerciale Adobe Photoshop, più noto per il suo uso in ambito professionale, per la modifica e la stampa di immagini digitali (anche se GIMP non è un clone di Photoshop).

Il progetto è stato iniziato nel 1995 da Spencer Kimball e Peter Mattis ed è mantenuto da volontari sotto il patrocinio del Progetto GNU. Il logo è la mascotte Wilber, un coyote.

Per quanto concerne invece l'editing di immagini siamo completamente scoperti. Il mio consiglio è quello di installare l'ottimo GIMP. Potete farlo dando da terminale

sudo apt-get install gimp

GIMP_2.8 bird

Nel caso vi ritrovaste GIMP in inglese (ma questo non accadrà se avete installato Kubuntu mentre eravate connessi alla rete) vi basterà tradurlo dando da terminale:

sudo apt-get install language-pack-it language-pack-gnome-it

Se volete approfondire su Gimp:


GIMP software libero per la creazione e modifica di immagini digitali, nuova versione, tante novità.
GIMP supporta i gradienti di colore che può essere integrato in altri strumenti, come riempimenti e pennelli, per avere aree coperte con merging automatico dei colori. Include molti gradienti già pronti all'utilizzo e permette l'inserimento o la modifica degli stessi.
Si possono eseguire selezioni circolari o rettangolari, a mano libera, per colore o, alternativamente, con lo strumento "Selezione Intelligente" (la bacchetta magica di alternative commerciali), si possono selezionare regioni uniformi di colore. Le forbici intelligenti possono essere usate per creare automaticamente percorsi (path) tra regioni a forte contrasto.

Come diventare un mago di GIMP: tracciati, proprietà e uso della modalità maschera veloce.
I tracciati sono curve (conosciute col nome di curve di Bézier). In GIMP è molto facile imparare ad usarli. Per comprendere i concetti e i meccanismi dietro i tracciati si veda il glossario alla voce Curve di Bézier oppure Wikipedia [WKPD-BEZIER]. Sono uno strumento molto potente per disegnare forme complesse: per usarli in GIMP si deve prima creare il tracciato e poi delinearlo. Secondo la terminologia usata in GIMP, «Delineare un tracciato» significa applicare un particolare stile grafico al tracciato (in termine di colore, larghezza, tramatura, ecc...).

Come diventare un mago di GIMP: creazione e uso delle selezioni con la maschera veloce.
Ci sono molte situazioni nelle quali la creazione della giusta selezione è la chiave per ottenere il risultato voluto e spesso non è un'impresa facile. Per esempio, nell'immagine sopra riportata, supponiamo si voglia togliere l'albero dallo sfondo e incollarlo su di un'altra immagine. Per fare ciò è necessario creare una selezione che contenga l'albero e nient'altro. Ciò è molto difficile, dato che l'albero ha una forma così complessa e in molti punti è arduo distinguerlo dallo sfondo.

Come diventare un mago di GIMP: estrarre e preparare immagini per Internet.
Quando si ha finito di lavorare su di un'immagine, in genere si desidera salvarla. In effetti è sempre una buona idea fare molti salvataggi intermedi, dato che, non si sa mai, GIMP potrebbe anche andare in crash (raro ma non impossibile) o potrebbe mancare la corrente. La maggior parte dei formati di file che GIMP può aprire, possono essere usati anche per salvare. C'è un formato file che è speciale: l'XCF, il formato nativo di GIMP, molto utile perché memorizza quasi ogni informazione relativa all'immagine (non memorizza le modifiche intermedie per gli «annullamenti» ). Perciò il formato XCF è particolarmente interessante per i salvataggi delle versioni intermedie di lavoro e per salvare immagini che devono successivamente essere riaperte in GIMP.

Come diventare un mago di GIMP: creare nuove immagini, caricarle da file, digitalizzarle da uno scanner o caricarle dalle schermate del computer.
La proprietà principale di un'immagine è la sua modalità. Ci sono tre possibili modalità: RGB, scala di grigi, e indicizzata. RGB, un acronimo che in inglese sta per Rosso-Verde-Blu (Red-Green-Blue), indica che ogni punto dell'immagine è rappresentato da un livello «rosso», uno «verde» e uno «blu». Dato che ogni colore percepito dall'essere umano può essere rappresentato come una combinazione di questi tre colori, le immagini RGB sono immagini complete a colori. Ogni canale colore ha 256 livelli di intensità possibili. È possibile trovare ulteriori dettagli cercando modelli di colore nel glossario.
Come diventare un mago di GIMP: ventuno modalità di livello chiamate anche «modalità di sfumatura».
Le modalità di livello permettono di ottenere complesse variazioni di colore nell'immagine. Esse vengo usate spesso con un nuovo livello che agisce come una specie di maschera. Per esempio, se si pone un nuovo livello di colore bianco pieno sopra un'immagine e si imposta la modalità di livello di questo nuovo livello a «saturazione», i livelli visibili sottostanti appariranno in scala di grigi.

Come diventare un mago di GIMP: combinare i livelli con le immagini con il canale alfa.
Un buon metodo per figurarsi la struttura di un'immagine GIMP può essere immaginandola come un plico di trasparenze sovrapposte: nella terminologia di GIMP, ogni trasparenza viene chiamata livello. Non c'è limite, in linea di principio, al numero di livelli che un'immagine può avere, se non nella quantità di memoria del sistema necessaria a contenerli tutti. Non è raro, da parte degli utenti esperti, utilizzare contemporaneamente diverse dozzine di livelli.

Come diventare un mago di GIMP: disegno di oggetti semplici con le tavolozze e finestra di dialogo delle mappe di colore.
All'installazione di GIMP, sono accluse diverse dozzine di tavolozze predefinite, e altre possone essere create e aggiunte. Alcune delle tavolozze predefinite sono di uso diffuso, come quella apposita per il «Web», che contiene l'insieme dei colori considerati «web sicuri» (cioè che non dovrebbero porre problemi per la visualizzazione in quanto standard); molte delle tavolozze invece sembrano essere state scelte un po' a caso. Le tavolozze disponibili sono accessibili tramite la finestra tavolozze; essa è anche il punto di partenza per la creazione di ogni nuova tavolozza.

Come diventare un mago di GIMP: come usare rapidamente gradienti e motivi.
Quando si installa GIMP, si installano con esso un gran numero di gradienti interessanti, ed è possibile aggiungerne altri creandoli o scaricandoli da altre fonti (per es. Internet). L'accesso ai gradienti disponibili avviene tramite la finestra di dialogo dei gradienti, una finestra agganciabile che è possibile attivare quando serve o tenerla sottomano come scheda in un pannello. Il «gradiente corrente», usato in molte operazioni che coinvolgonoi i gradienti, viene mostrato dall'area Pennello/Motivo/Gradiente nel pannello degli strumenti. Fare clic sul simbolo del gradiente nel pannello degli strumenti è un modo alternativo per aprire o portare in primo piano la finestra dei gradienti.

Come diventare un mago di GIMP: creazione veloce di un pennello a dimensione variabile.
Il primo metodo «superveloce». Avete un'area immagine che volete trasformare in un pennello, per usarla con strumenti come la matita, l'aerografo, ecc... Selezionatela con lo strumento di selezione rettangolare (o ellittica), poi fare una Copia della selezione negli appunti ed immediatamente vedrete questa copia nella prima posizione della finestra di dialogo dei pennelli, il cui nome sarà «Clipboard» (N.d.T. cioè "appunti" in inglese). Questa copia è immediatamente usabile.

Come diventare un mago di GIMP: pennelli
Vari esempi di tratteggi effettuati con diversi pennelli usando l'insieme standard di cui è fornito GIMP. Tutti eseguiti con lo strumento pennello. Un pennello è un oggetto costituito da una o più immagini bitmap usate specificatamente per disegnare. GIMP comprende un insieme di 10 «pennelli», che non solo servono per disegnare ma possono essere usati anche per cancellare, copiare, sfumare, schiarire o scurire, ecc. Tutti gli strumenti di disegno, eccetto lo stilo, fanno riferimento allo stesso insieme di pennelli. Le immagini dei pennelli rappresentano il segno che viene fatto da uno singolo «tocco» del pennello sull'immagine.

Come diventare un mago di GIMP: delineare un tracciato, testo e file SVG.
I quattro tracciati nell'illustrazione in alto, ognuno «delineato» in modo diverso.I tracciati non alterano la resa dei pixel dell'immagine fino a che non sono delineati, usando Modifica → Delinea tracciato dal menu immagine, dalla finestra di dialogo dei tracciati, visibile tramite il tasto destro del mouse o tramite il pulsante «Delinea tracciato» presente nella finestra delle opzioni dello strumento tracciato.Eseguendo il comando «Delinea tracciato» con uno dei metodi suindicati, si porta in primo piano una finestra che permette di controllare il modo di delineare il tracciato. È possibile scegliere tra una grande varietà di stili di linea o tra qualsiasi strumento di disegno inclusi lo strumento clona (insolito per un'operazione di disegno) piuttosto che lo sfumino, la gomma, ecc.

Come diventare un mago di GIMP: gestione e abbellimento del testo.
Per aiutare a capire alcune delle idiosincrasie della gestione del testo è necessario comprendere che un livello di testo contiene molte più informazioni di quelle che mostrano i dati dei pixel visualizzati: infatti in essi vi è contenuta anche una rappresentazione del testo che normalmente viene memorizzata in un formato dati di testo. È facile comprendere questo fatto osservando attentamente la finestra di modifica del testo che salta in primo piano quando si usa lo strumento di testo. Ogniqualvolta si altera il testo, il livello immagine viene ridisegnato per riflettere i cambiamenti effettuati.

Come diventare un mago di GIMP: al lavoro con le fotografie digitali.
Uno degli usi più comuni di GIMP è per «aggiustare» immagini create con macchine fotografiche digitali che, per varie ragioni, non sono risultate propriamente perfette. L'immagine potrebbe essere stata sovraesposta o sottoesposta, forse è un po' ruotata o un po' fuori fuoco: GIMP è fornito di ottimi strumenti per la correzione di tutti questi difetti molto comuni. Lo scopo di questo capitolo è di dare una panoramica di questi strumenti e delle situazioni in cui possono tornare utili. In questa sezione non si troveranno tutorial dettagliati: spesso, per imparare a usare uno strumento, è più semplice fare esperimenti con esso piuttosto che leggere troppo (inoltre, ogni strumento di disegno di GIMP è descritto in maniera dettagliata altrove in questo manuale).

Come diventare un mago di GIMP: Gestione e flusso di produzione con gestione del colore.
Molti dispositivi in uso nei flussi di produzione fotografica o di design come macchine fotografiche digitali, telecamere, digitalizzatori, schermi, stampanti ecc. possiedono delle proprie caratteristiche (N.d.T. e limiti) di riproduzione del colore. Se queste non vengono prese in considerazione durante l'apertura, la modifica e il salvataggio, potrebbero essere fatte delle modifiche dannose e controproducenti alle immagini. GIMP è ora in grado di considerare questi fattori rendendo possibile avere risultati ottimizzati per il WEB e la stampa.

Come diventare un mago di GIMP: adattarlo ai propri gusti, finestre preferenze (1a parte).
La finestra delle preferenze è accessibile dal menu degli strumenti facendo File → Preferenze. Essa permette di personalizzare molte impostazioni di lavoro di GIMP. Le seguenti sezioni descriveranno in dettaglio le impostazioni personalizzabili e ciò che esse vanno a modificare.Tutte le informazioni sulle preferenze sono memorizzate in un file di nome gimprc presente nella cartella personale di GIMP, perciò se siete un cosiddetto «power user» o utente esperto, uno di quelli che si trova più a suo agio con un editor di testo che con un'interfaccia grafica, potete alterare le preferenze direttamente modificando questo file. Se lo fate, e state lavorando su un sistema Linux, allora il comando man gimprc potrà fornire molte informazioni tecniche sui contenuti del file e sul loro significato.

Come diventare un mago di GIMP: adattarlo ai propri gusti, finestre preferenze (2a parte).
Quando si crea una selezione, i bordi di questa sono mostrati come una linea tratteggiata i cui singoli tratti si muovono lentamente lungo il bordo della linea stessa. Nella versione originale inglese questo effetto viene chiamato "marching ants" cioè formiche che marciano, dato che l'effetto ne imita l'apparenza. Più piccolo è il valore immesso in questa casella e più veloce «marceranno» le formiche, cioè più veloce sarà l'effetto del tratteggio (sprecando cicli macchina e distraendo maggiormente l'operatore).

Come diventare un mago di GIMP: adattarlo ai propri gusti, griglie e guide.
L'aspetto predefinito della griglia, impostato quando si installa GIMP, consiste in crocini a forma di segno più, alle intersezioni delle linee, con spaziature delle stesse di 10 pixel sia verticali che orizzontali. È possibile personalizzare la griglia predefinita modificando la pagina Griglia predefinita sempre nella finestra delle preferenze. Se si vuole solo modificare l'aspetto della griglia dell'immagine in uso, la voce Immagine → Configura griglia nel menu immagine, porterà in primo piano la finestra di dialogo Configura griglia.

Come diventare un mago di GIMP: disegnare una griglia e impostare la cache tile.
Durante l'elaborazione e la manipolazione delle immagini, GIMP necessita di molta memoria. In generale è risaputo che, di memoria RAM, più ce n'è e meglio è, perciò GIMP cerca di ottimizzare il consumo di memoria, cercando nel contempo di mantenere il lavoro sulle immagini il più veloce e confortevole possibile per l'utente. Questa memoria dati, durante l'elaborazione, viene organizzata in blocchi bufferizzati di dati grafici, che possono risiedere nei due tipi principali di memoria: sul lento disco non rimuovibile o sulla veloce memoria RAM. GIMP usa preferibilmente la seconda ma, quando questa scarseggia, accede alla prima per i dati che non stanno in RAM. Questi blocchi di dati grafici sono comunemente chiamati "tile" e il sistema globalmente viene chiamato "cache tile".

Come diventare un mago di GIMP: creazione di scorciatoie alle funzioni nei menu e personalizzazione dell'immagine d'avvio.
Molte funzioni accessibili dal menu immagine hanno un tasto scorciatoia predefinito. Si potrebbe desiderare di creare una nuova scorciatoia per un comando che non ne possiede una e che si usa spesso o, più raramente, si vorrebbe poter modificare una scorciatoia esistente. Per fare tutto ciò esistono due strade. La prima consiste nella possibilità di attivare l'opzione Usa tasti scorciatoia dinamici presente nella voce Interfaccia del menu Preferenze. Quest'opzione è normalmente disabilitata per evitare che la pressione maldestra di qualche tasto provochi per errore la creazione di tasti scorciatoia indesiderati.

Guida di riferimento di GIMP: strumento di selezione ellittica.
Gli strumenti di manipolazione di GIMP possono essere raggiunti con Barre degli Strumenti, tramite menù o con finestre di dialogo (che possono essere raggruppate in pannelli).Questi strumenti includono filtri, pennelli oltre a trasformazioni, selezione, livelli di immagine e strumenti per creare maschere. Ad esempio GIMP possiede 48 pennelli classici a cui possono essere aggiunti altri.Questi pennelli possono avere il bordo morbido (con antialiasing) o rigido (con aliasing), o usati in sottrazione di colore o con diverse opacità, o ancora con molti altri metodi di composizione.

Come diventare un mago di GIMP: estenderne le funzionalità usando i plugin.
gimp logoUno degli aspetti più interessanti di GIMP è quanto sia semplice estenderne le funzionalità usando i plugin. I plugin di GIMP sono programmi esterni che vengono eseguiti sotto il controllo dell'applicazione principale con la quale interagiscono in maniera molto stretta. I plugin possono elaborare le immagini quasi quanto può farlo l'utente in maniera interattiva. Il vantaggio di questi ultimi è che è molto più semplice aggiungere funzionalità a GIMP scrivendo un piccolo plugin piuttosto che modificando direttamente quell'enorme massa di codice che è il nucleo di GIMP. Molti plugin molto validi constano di appena 100-200 circa linee di codice C.

Come diventare un mago di GIMP: uso degli script Script-Fu.
Gli Script-Fu corrispondono a ciò nel mondo Windows viene chiamato «macro», solo più potenti. Gli Script-Fu sono basati su un linguaggio interpretato chiamato Scheme, e lavorano interrogando le funzioni presenti nel database di GIMP. Con gli Script-Fu è eseguire qualunque comando, anche se gli utenti medi di GIMP li adoperano prevalentemente per automatizzare operazioni che:Si eseguono frequentemente;molto complesse da eseguire e difficili da ricordare.    Si possono fare molte cose con gli Script-Fu distribuiti assieme a GIMP: oltre ad essere utili in sè, essi possono servire anche come esempi per imparare a creare gli Script-Fu stessi, o per lo meno come struttura e sorgente di ispirazione per la creazione delle proprie procedure.

Come diventare un mago di GIMP: una guida sugli Script-Fu (prima parte)
In questo corso guidato verranno introdotti i concetti base del linguaggio Scheme, necessari per usare e creare dei comodi script Script-Fu da aggiungere ai propri.Lo script preso in esame richiede del testo all'utente, e crea una nuova immagine perfettamente dimensionata ad esso.Si migliorerà lo script in modo da creare dello spazio attorno al testo. In conclusione una serie di suggerimenti per aumentare le proprie conoscenze sugli Script-fu.

Come diventare un mago di GIMP: una guida sugli Script-Fu (seconda parte)
In questo corso guidato verranno introdotti i concetti base del linguaggio Scheme, necessari per usare e creare dei comodi script Script-Fu da aggiungere ai propri.Lo script preso in esame richiede del testo all'utente, e crea una nuova immagine perfettamente dimensionata ad esso.Si migliorerà lo script in modo da creare dello spazio attorno al testo. In conclusione una serie di suggerimenti per aumentare le proprie conoscenze sugli Script-fu.

2.- Krita.

Se fate uso di tavolette grafiche e vi dilettate con la pittura digitale il mio consiglio è quello di provare Krita, uno dei migliori programmi del settore disponibile sui sistemi operativi GNU/Linux.

Installazione:

sudo apt-get install krita

krita

Krita è un programma per il disegno e la modifica delle immagini incluso nella raccolta di programmi per ufficio KOffice, ridenominata Calligra Suite nel dicembre 2010. Progettato principalmente come applicazione per il disegno e la pittura digitale, ha ampie funzioni utili per il fotoritocco.

Come il resto di Calligra Suite, Krita è un software libero rilasciato con licenza GPL. È stato rilasciato per la prima volta con KOffice 1.4.0, il 21 giugno 2005. Prima della pubblicazione era chiamato Krayon dagli sviluppatori, e prima ancora KImageShop, ma il rischio di incorrere in cause legali con ditte detentrici di marchi simili ha portato al cambio del nome.

3.- Kdenlive.

Se bazzicate nel mondo dell'editing video potete installare l'ottimo Kdenlive. Potete farlo dando da terminale:

sudo apt-get install kdenlive

Kdenlive (acronimo di KDE Non-Linear Video Editor) è software open source per l'elaborazione video non lineare per l'ambiente desktop KDE.

Pacchetti Kdenlive sono liberamente disponibili per GNU / Linux, FreeBSD e Mac OS X sotto i termini della GNU General Public License versione 2 o qualsiasi versione successiva.

Kdenlive è basato sul framework MLT.

Il programma è molto semplice da usare ed ha una interfaccia semplice, chiara e pulita. Senza finestre a blocchi e con lo sfondo nero come Cinelerra.

Se volete approfondire su Kdenlive:

Kdenlive, otttimo software open source per videomontaggi su Ubuntu.

Il progetto, avviato da Jason Wood nel 2002, è ora mantenuto da un piccolo gruppo di sviluppatori. Kdenlive aspira a diventare il programma di elaborazione video non lineare più avanzato disponibile per la piattaforma GNU/Linux.

Kdenlive supporta tutti i formati supportati da FFmpeg (come QuickTime, AVI, WMV, MPEG, e Flash Video), e supporta anche formati 4:3 e 16:9 sia per PAL, NTSC e vari standard HD, incluso HDV. I video possono anche essere esportati verso i dispositivi DV, o scritti in un DVD con capitoli e un semplice menu.

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