settembre 30, 2012

I 10 articoli più cliccati del mese (Settembre 2012).

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1.- 15 screenshots post installazione per personalizzare Ubuntu 12.04 Precise Pangolin.

Ubuntu 12.04 Precise Pangolin Install Slide
Non solo home desktop. Ubuntu 12.04 LTS, nome in codice Precise Pangolin, è stato rilasciato e questa volta il suo obiettivo è conquistare ogni desktop.
Proprio per questo l’ultima versione di Ubuntu offre gli strumenti per conciliare un ambiente di lavoro esteticamente piacevole e funzionale a uno spiccato orientamento verso i desktop enterprise, sia virtualizzati che non.

Ubuntu 12.04 è la prima LTS a offrire come ambiente di lavoro Unity, frutti di due anni di intenso sviluppo e incrementali migliorie, diventando finalmente pronto per l’uso sia da parte degli appassionati che dell’utenza professionale.

Il lavoro compiuto da tutto il team di sviluppo è giunto al punto conclusivo del percorso iniziato due anni fa: come LTS, Ubuntu 12.04 rappresenta una base importante di consolidamento del lavoro svolto fin qui. Ma non per questo smette di sperimentare: per rendere l’esperienza utente sempre più confortevole e personalizzata, il team di sviluppo propone un nuovo modo di accedere ai menù e alle voci degli indicatori: HUD.

HUD, Head-Up Display, è un’alternativa ai tradizionali menù punta-e-clicca: invece di cercare tra molte voci quella che serve, è sufficiente premere un tasto (Alt) e iniziare a digitare l’azione che si vuole compiere. Le voci di menù corrispondenti saranno rese disponibili. Facile, veloce, innovativo. Come solo Ubuntu sa essere.

2.- Creare un disco di avvio USB.

Certe volte può rendersi utile installare Ubuntu da un dispositivo USB. Ormai la popolari chiavette raggiungono gli 8/16 gb senza difficoltà quindi oltre alla praticità può essere anche una scelta di lavoro per chi fa il tecnico di professione per esempio o più semplicemente per chi vuole fare una bella figura con gli amici facendogli conoscere Ubuntu.
Nelle ultime versioni di Ubuntu la procedura è stata standarizzata quindi è abbastanza semplice.
In questo caso particolare l'unita di origine contiene il Cd originale di Ubuntu 9.04 Jaunty Jackalope.
Vediamo i passi prinicipali per creare un disco di avvio USB:

1) Avviare Creazione Disco di Avvio USB da Sistema > Amministrazione:
2) Inserire immagine disco (.iso) o CD:
3) Inserire il dispositivo USB

3.- Per sfatare un falso mito: 15 applicazioni audio di tutto rispetto per Ubuntu (seconda puntata).

tux-dj1Per sfatare il falso mito che molti hanno, sul fatto che i sistemi Linux/Unix non siano molto adatti per il multimediale, ecco 15 applicazioni audio di tutto rispetto, nel nostro caso specifico, per Ubuntu:
NtEd è un ottimo programma , molto leggero, ovviamente libero (solo per Linux) per scrivere spartiti.

Praticamente tutte le funzioni per scrivere un buon spartito: inserire gruppi irregolari (terzine, duine, eccetera), cambi di chiave, pause, multipentagramma, possibilità di scrivere in quattro colori, aggiungere il testo della canzone, trasportare la tonalità.

Installazione.
Il pacchetto .deb:
per i 32 bit (o x386) :
http://ppa.launchpad.net/melchiorre/ppa/ubuntu/pool/main/n/nted/nted_1.9.10-karmic~melchiorre-1_i386.deb
per i 64bit (o amd64):
http://ppa.launchpad.net/melchiorre/ppa/ubuntu/pool/main/n/nted/nted_1.9.10-karmic~melchiorre-1_amd64.deb
Per inciso, oltre ai sorgenti sono disponibili i pacchetti binari per alcune distro; per altre distro - tra cui Ubuntu - NtEd è disponibile ed installabile direttamente dai repository.

4.- 20 motivi per passare al Social Network Google Plus.

google-PlusGoogle+ è un social network gratuito fondato da Google. Il servizio è stato lanciato il 28 giugno 2011, in fase test e solo su invito. Il giorno seguente, gli utenti esistenti sono stati autorizzati a invitare gli amici al servizio per creare il proprio account, ma questo è stato rapidamente sospeso il giorno successivo a causa delle numerose richieste.

Il 20 settembre 2011 apre la beta pubblica, non è quindi più necessario l'invito.

Google+ presenta delle varianti e delle nuove funzionalità che lo contraddistinguono da altri social network. Esso fornisce la possibilità di suddividere i contatti tramite “Circles” (cerchie), decidendo tra amici, conoscenti, lavoro, famiglia con la possibilità di creare altre categorie, puntando ad un buon livello di privacy.

Agendo sulle impostazioni è quindi possibile limitare la diffusione dei dati personali, di qualsiasi notizia o pubblicazione, alle varie cerchie.

Google+ include importanti novità rispetto ad altri social network più affermati, introducendo nuovi contenuti multimediali, ossia la possibilità di avviare sessioni audio, video ed entrare a far parte di videoritrovi, stanze virtuali dove è possibile condividere video e parlare allo stesso tempo con tutti i componenti presenti all’interno, tramite microfono e webcam. Sempre tramite la chat gli utenti hanno la possibilità di scambiarsi file.

Un'altra importante funzione di Google+ è detta "Sparks", in italiano "Spunti". Questa funzione permette di creare dei feed semplicemente dopo aver inserito in un box l'argomento interessato. Si creerà uno stream di contenuti inerenti all'argomento scelto, che saranno poi condivisibili con i nostri amici.
 
--> 5.- Tutti gli editori di testo presenti in Ubuntu per Gnome e KDE, seconda parte.

Tutti gli editori di testo presenti in Ubuntu per Gnome e KDE.

Dagli ormai conosciuti e super collaudati AbiWord ed OpenOffice ad altri di meno risonanza pubblica ma non per questo meno interessanti come Scribes, Kwrite .Nedit e Vim.
Le, text editor with block and binary operations
LE blocco ha molte operazioni: è possibile modificare dos unix e file di stile (LF / CRLF).
La modalità esadecimale, può modificare file di grandi dimensioni e mmap'able dispositivi in modalità MAP_SHARED, con Tunable evidenziazzione della sintassi , Tunable schema di colori (possibile utilizzare i colori di default), e la chiave Tunable mappa.
Leafpad editor di testo ultraleggero e veloce.
LeafPad è un editor di testo basato su GTK+ molto leggero ben conosciuto dagli utenti dell'ambiente LXDE perché è il suo editor di base.
La grafica di LeafPad ricorda molto Notepad di Windows.
Per installarlo utilizzate Synaptic oppure digitate in un terminale:
sudo apt-get install leafpad
Finita l'installazione lo trovate nel menù delle applicazioni sotto la voce "Accessori".

6.- Complete Linux Installer è un’applicazione che consente di installare fino a 3 distribuzioni Linux su Android.

android_ubuntuQuesto programma quindi consente anche di installare Ubuntu 12.04, l’importante è che il nostro dispositivo abbia alcune caratteristiche fondamentali, ovvero almeno una CPU di 1GHz e uno slot SD dove verrà salvata l’immagine della distribuzione.

Come Installare Ubuntu su Android con Complete Linux Installer:

Requisiti:
    Processore di almeno 1GHz:
    Slot SD;
    Complete Linux Installer;
    Android Terminal Emulator;
    VNC per Android; 

Queste 3 applicazioni si trovano facilmente nel Google Play Store e sono gratuite.

Installazione:
Dopo aver verificato tutti i requisiti, basterà scegliere la distribuzione che vogliamo installare da Complete Linux Installer (nel nostro caso Ubuntu 12.04).
In seguito, utilizzare VNC con i seguenti parametri per avviarla:

7.- 15 temi per personalizzare Gnome 3 Shell.


Le discussioni su quale tra i desktop disponibili per GNU/Linux sia il migliore è sempre stata una tra le più gettonate tra gli amanti del pinguino.
Alimentata ultimamente dalla diatriba in Ubuntu per l’adozione di Unity e le discussioni su Gnome 3, quest’aspetto del mondo dei sistemi operativi open source non accenna a tramontare.

I motivi per cui può servire cambiare gestore del desktop possono essere molti: prestazioni, comodità, funzionalità ma anche semplicemente per rinnovare un po’ l’ambiente con cui ogni giorno si ha a che fare.

Installazione.
  • Loggiarci come root ("sudo -s").
  • Avviare nautilis. 
  • Copiare il contenuto del tema estratto in:
/usr/share/themes mente le icone in/usr/share/icons .

8.- XobotOS porting completo di Android realizzato da Xamarin diventa un sistema operativo legalmente inattaccabile.

android-c-05-04-12-01XobotOS è un porting completo di Android, il sistema operativo Linux-based di Google, in C#.

Realizzato da Xamarin, la società fondata da Miguel De Icaza e Nat Friedman, XobotOS è stato concepito pensando alla disputa giudiziaria tra Google e Oracle su Java. Per una volta, C# potrebbe essere davvero “la” soluzione a molti problemi.

Xamarin, infatti, ha accumulato una certa esperienza nel produrre applicazioni in C# che potessero funzionare (a livello di codice) tanto su Android, quanto su iOS. Gli sviluppatori sono gli stessi che mantengono Mono. Il processo di San Francisco sull’utilizzo di Java ha incoraggiato De Icaza e i colleghi alla creazione di XobotOS.

Il porting di Xamarin rimpiazza Dalvik VM ed elimina qualsiasi residuo di Java da Android. Il risultato non è soltanto un sistema operativo legalmente inattaccabile: le performance migliorano fino all’85% — nell’esecuzione delle applicazioni con Ice Cream Sandwich (ICS). XobotOS è rilasciato sotto doppia licenza Apache 2.0 e GPLv2.

Secondo Xamarin liberando Android da Java, XobotOS potrebbe aiutare Google nella nota disputa legale basata appunto sull’utilizzo della Dalvik Virtual Machine, che secondo Oracle violerebbe i brevetti Java da essa posseduti.

9.- Infografica sulla storia dei linguaggi di programmazione.

linguaggi-programmazioneIn informatica, un linguaggio di programmazione è un linguaggio formale, dotato (al pari di un qualsiasi linguaggio naturale) di un lessico, di una sintassi e di una semantica ben definiti, utilizzabile per il controllo del comportamento di una macchina formale o di una implementazione di essa (tipicamente, un computer) ovvero per la programmazione di questa attraverso la scrittura di un programma sotto forma di codice. Condizione sufficiente per un linguaggio per essere considerato un linguaggio di programmazione è l'essere Turing-completo.

Il primo linguaggio di programmazione della storia, se si esclude il linguaggio meccanico adoperato da Ada Lovelace per la programmazione della macchina di Charles Babbage, è a rigor di termini il Plankalkül di Konrad Zuse, sviluppato da lui nella Svizzera neutrale durante la seconda guerra mondiale e pubblicato nel 1946. Plankalkül non venne mai realmente usato per programmare.

La programmazione dei primi elaboratori veniva fatta invece in short code, da cui poi si è evoluto l'assembly, che costituisce una rappresentazione simbolica del linguaggio macchina. La sola forma di controllo di flusso è l'istruzione di salto condizionato, che porta a scrivere programmi molto difficili da seguire logicamente per via dei continui salti da un punto all'altro del codice.

10.- 18 programmi open source per radioamatori: progettazione e autocostruzione (seconda parte).
bild1


Il soundmodem è un programma che permette di effettuare comunicazioni digitali utilizzando la scheda audio del computer. In questo modo è possibile lavorare in Packet Radio anche se sprovvisti di modem o TNC.

Il soundmodem richiede una configurzione iniziale e deve essere avviato prima dei programmi che ne richiedono l'utilizzo (Packet Radio e APRS).

Per quanto riguarda AFU-Knoppix, gran parte della configurazione è preimpostata: avviando il programma di configurazione soundmodemconfig (dal Menu KDE -> Knoppix -> Hamradio -> Configure Soundmodem), vedremo che è già presente un canale. In realtà (e solo nel caso di AFU-Knoppix), all'avvio di soundmodemconfig (di Thomas Sailer

HB9JNX/AE4WA), viene generato un file di configurazione standard che include tutti i parametri adatti al nostro sistema. L'unica cosa che il sstema non conosce ancora è il nostro nominativo, che possiamo inserire dopo aver cliccato sulla voce sound nella finestra a sinistra, e quindi nella voce Channel 0 e selezionando a destra la scheda Packet IO. È qui possibile inserire il nominativo nel campo Callsign.

Analizzando le altre parti della finestra Soundmodem Configurator sarà possibile verificare le impostazioni tipiche di un sistema funzionante, e questo è certamente uno dei meriti principali di AFU-Knoppix.
 
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